mercoledì 27 agosto 2008

Giorno 1 - e Festa sia!


Ieri è iniziata la prima festa del PD, che abbiamo chiamato festaunitàdemocratica.

Non vi posso nascondere un filo di emozione nel ritrovarmi responsabile di una realtà così grande, in cui così tante persone mettono a disposizione della città e del partito energie, tempo e passione.

Credo sia giusto il nome che abbiamo scelto. Guardando la realtà questa è una festa il cui corpo principale è rappresentato dalla tradizione delle Feste dell'Unità e, prima ancora, delle Settembrate e quindi era giusto riconoscere questo dato.

Ma al tempo stesso su questo, che al momento è il tronco principale della festa, si inseriscono
nuovi germogli, che consegnano pienamente questa esperienza al PD.

Non è quindi aggiunto a caso l'aggettivo “democratica”.

Quali sono i nuovi germogli che legittimano questo nuovo nome?

Il primo è la mia stessa responsabilità: il partito che ha sempre dato vita alla Festa dell'Unità ha consegnato nelle mani del PD questo che è un piccolo gioiello, accettando che, a darne il volto politico, fosse una persona proveniente dall'altra tradizione culturale. Questo gesto dimostra come ormai il PD guardi avanti e abbia superato le logiche di appartenenza e di provenienza.

Un altro segno lo troverete nei ristoranti (vero cuore della festa, non nascondiamolo) in cui, accanto a militanti che fanno da anni questa esperienza (non a caso ho scelto la foto di una di loro come immagine per il post), potrete incontrarne altri che vi si impegnano per la prima volta.

Ancora tracce di questa novità le troverete nei dibattiti, in cui presentiamo temi sicuramente insoliti per una Festa dell'Unità.

E poi c'è
Festa+. Il vero fiore all'occhiello di questa Festa.

Festa+ è il tentativo di proporre ai più giovani (ma non solo) un'esperienza di festa particolare, offrendo loro la possibilità di confrontarsi con persone che vivono nel mondo della creatività e della comunicazione e mettendo a disposizione l'opportunità per misurarsi direttamente con gli strumenti tecnici necessari per comunicare. Ai giovani che accetteranno questa proposta chiederemo di vivere e raccontare la Festa, sia quella dei dibattiti, ma soprattutto quella delle persone che la vivono da dentro e che la Festa la creano con il loro impegno.

La Festa è poi, soprattutto, l'
occasione in cui il partito si apre alla città e lo fa in piena trasparenza, mostrando i suoi pregi ed i suoi limiti, ma soprattutto mostrando il suo cuore, il cuore delle persone che la Festa la fanno, un cuore che vuole aprirsi al cuore della città.

Molti mi chiedono come andrà la Festa, io ovviamente non lo so, ma sono certo che andrà bene, se continueremo ad essere, come detto nel nostro slogan,
spinti dal cuore!

1 commento:

Unknown ha detto...

MI piacerebbe che dalla festa venisse fuori un nuovo protagonismo dei giovani, capaci di scalzare i vecchi politici per l'innovazione che portano non per banale "giovanilismo". Allo stesso tempo sarebbe importante che qualche vecchio si dichiarasse disposto a uscire di scena, dando un piccolo segnale di cambiamento. La gente deve tornare ad avere fiducia nelle politica perchè si occupa dei problemi di tutti e permette di far sentire e pesare la voce di ciascuno.