lunedì 8 settembre 2008

Giorno 13 - Bandiere dei nostri figli

Un pezzo della storia di Genova, quella raccontata dai giornali operai a partire dall'epoca mazziniana fino alle esperienze socialiste, è stata al centro del dibattito di ieri al Bar la Riunda. Contemporaneamente, nella sala Aldo Moro, il Presidente Burlando e altri relatori affrontavano l'argomento dei parchi naturali della Liguria, mentre tutto attorno allo stand i visitatori affollavano i banchetti con i prodotti tipici dell'entroterra ligure.

Alla sera è stata la volta del tema-chiave della politica globale dei nostri giorni: la difficile sfida ambientale ed energetica, di cui abbiamo invitato a parlarci Ermete Realacci, ministro ombra dell'ambiente, che, prima dell'incontro, si è volentieri sottoposto al rituale giro nei ristoranti per conoscere l'anima di questa Festa e i mille volti che la rendono ogni giorno possibile.

Le relazioni che si sono succedute nel dibattito hanno presentato le possibili soluzioni per evitare l'ingestibile e gestire l'inevitabile.

Queste possono essere riassunte efficacemente nei 6 capisaldi proposti dal Preside di Ingegneria Paola Giardino:
1) "ripulire" al massimo i combustibili prima della combustione e filtrare le emissioni dopo di essa;
2) migliorare sempre più l'efficienza energetica;
3) ridurre i consumi laddove possibile;
4) rendere davvero alternative, grazie a precise politiche, le energie rinnovabili;
5) investire convintamene nella ricerca;
6) realizzare un forte raccordo internazionale e globale delle politiche energetiche.

Ermete Realacci ha denunciato il gravissimo ritardo dell'Italia rispetto agli obiettivi del Protocollo di Kyoto, che impone entro il 2012 una riduzione del 6,5% delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del '90. Al momento le emissioni dell'Italia risultano addirittura aumentate del 9,9% rispetto al '90. Questo non solo ci costerà una multa, che raggiungerà quasi 1,5 miliardi di euro a fine 2008, ma avrà un prezzo che non si misura in euro e che pagheranno le generazioni future.

Rifacendosi al famoso moon speech, Al Gore ha detto che, così come Kennedy annunciò l'obiettivo di portare l'uomo sulla Luna e riportarlo sulla Terra entro 10 anni, allo stesso modo oggi gli Stati Uniti dovrebbero annunciare l'obiettivo di produrre entro 10 anni il 100% di energia dalle fonti rinnovabili, per riconquistare il carisma che ebbero nei decenni passati e che è necessario per poter tornare ad essere riconosciuti, nel bene, leader del mondo.

Evoca alla perfezione il forte bisogno di spirito d'impresa che è necessario per affrontare questa grande sfida la copertina del Time - nonchè immagine di questo post - dove è rappresentata una versione della famosa foto dei marines sull'isola di Iwo Jima, celebrata di recente da Clint Eastwood nel film "Bandiere dei nostri padri", in cui, al posto della bandiera a stelle e strisce, viene piantato l'albero della vittoria sulla sfida ambientale.
Così, mentre l'America si prepara a puntare su Obama per raccogliere e vincere questa grande battaglia, l'Italia di Berlusconi è pronta per la sua Caporetto dell'energia e dell'ambiente.

Ma, come ha ricordato Ermete Realacci, noi non staremo a guardare...


PHOTO-ILLUSTRATION FOR TIME BY ARTHUR HOCHSTEIN,
INCLUDING AN IWO JIMA PHOTOGRAPH BY JOE ROSENTHAL-AP

Nessun commento: