giovedì 11 settembre 2008

Giorno 16 - La strada della felicità.


Ieri alla Festa interessantissimo dibattito sul lavoro moderato da Ubaldo Benvenuti cui hanno partecipato l'ex Ministro Damiano e i leader dei sindacati confederali. La sera alla "Terrazza sul mare" ha fatto il suo esordio l'associazione Nuovo Swing, che ha scelto la Festa per il suo battesimo organizzando un incontro su Genova vista da chi ha scelto di partire e poi farvi ritorno.
Soprattutto ieri è stata la giornata di Walter, che ha infuso entusiasmo e ha suggellato il definitivo rialzarsi del PD, dopo il difficile periodo post-elettorale.

So che ad alcuni dà fastidio la confidenza e l'usanza di dare del "tu" ai politici e di chiamarli con il nome di battesimo, ma - credetemi - con Veltroni non può che essere così. Era la prima volta che lo incontravo e lui è stato sinceramente cordiale, immediato e contento di conoscermi e di farsi accompagnare alla Festa che, d'altronde lo ha accolto con un entusiasmo ed un calore che forse neanche lui si aspettava.

Walter è arrivato alle sei e subito si è diretto all'Arena del Ballo, scelta oculata perché la sala Aldo Moro mai avrebbe contenuto le migliaia di persone accorse per ascoltare il Segretario, introdotto da Victor Rasetto. Il nostro segretario provinciale ha denunciato come negli ultimi tempi sia diventato sport nazionale il dare colpe al PD, addossandogli le responsabilità ora della crisi economica, ora di quella della politica, ora dell'affondamento della sinistra. Al PD vengono in realtà attribuite colpe di altri ed addossati debiti contratti da altri prima della sua nascita. Il PD però non è quello: non è la discarica dei mali della politica, né una falsa opposizione o un organismo alla ricerca di un'identità.
Il discorso di Victor Rasetto

Il PD sono i militanti, i volontari e i dirigenti che alla Festa hanno dimostrato di credere in un progetto politico preciso ed ambizioso, che deve saper nuotare controcorrente, fino ad invertirne il corso. Questo perché il PD rappresenta una scelta a favore della libertà e dell'uguaglianza, un investimento vero per le nuove generazioni.

Veltroni ha esordito ricordando come, in un mondo che, negli ultimi dieci anni, ha svoltato sempre più a destra, verso una nuova destra, populista e statalista, il PD, che ha pur perso le elezioni, è cresciuto e non di poco. Tutti noi dovremmo avere consapevolezza della nostra forza e orgoglio per la nostra breve ma già ricca storia, pensando più spesso al fatto che, mentre passeggiamo per strada, una persona su tre di quelle che incontriamo ha dato il suo sostegno al PD. In un'Europa dove le forze riformiste hanno sempre perso terreno alle ultime elezioni (tranne che in Spagna e Portogallo), il PD è arrivato al 34% dei consensi, con un balzo in avanti del 6% rispetto ai partiti da cui ha avuto origine. Se guardiamo alla storia d'Italia il PD è la sola operazione di fusione tra partiti che sia andata a buon fine ed è stata fatta con l'ambizione di superare gli steccati di un centrosinistra che non è mai stato maggioranza elettorale dal '94 e che però, quando ha ottenuto il governo, non ha saputo far altro o meglio che comunicare litigi, dissapori e mancanza di strategia.

Sono proprio le piazze che si sono riempite in campagna elettorale e quella grande fiducia raccolta alle elezioni che impongono al Partito di essere davvero democratico dalla mattina alla sera, ogni giorno, sette giorni su sette. Abbiamo fatto primarie, garantito parità ai sessi nella dirigenza e portato in Parlamento il doppio delle donne della precedente legislatura, ma i nostri militanti e i nostri elettori non ci faranno sconti se non proseguiremo su questa strada, se le correnti diventeranno qualcosa di più che la legittima espressione di un sano pluralismo interno. Benché politicamente perfetti non abbiamo vinto perchè non è sulla migliore o peggiore organizzazione interna che i cittadini votano, quando scelgono il governo del Paese. Il PD non deve essere un partito sempre in riunione, in cui i dirigenti non sanno stare in mezzo alla gente. Denigrare Veltroni per essere andato in spiaggia con l'ombrellone, come milioni di italiani, significa criticare il PD per quello che deve essere il suo modo di essere; critiche tanto tristi da non dover nemmeno essere considerate.

Il PD deve essere un partito utile e per questo deve saper ascoltare i problemi degli italiani, calandosi nella realtà. Un esempio di come farlo bene è il numero verde istituito dal PD di Varese, che mette in contatto gli eletti del PD con i cittadini e i loro problemi, facendo poi in modo che qualcuno degli eletti si faccia direttamente carico del problema segnalato.

L'Italia è un Paese fermo e per tre mesi, subito dopo le elezioni, anche la politica è stata ferma dietro alle preoccupazioni giudiziarie di un solo uomo, il Presidente del Consiglio. Risolti i suoi problemi, la maggioranza ha cominciato ad occuparsi di quelli degli altri, partendo dalle intercettazioni. Il PD ha detto chiaramente che i magistrati devono potervi fare ricorso sempre e che da limitare è la loro pubblicazione. La maggioranza, che ha sempre urlato alla scandalo, ha poi taciuto quando intercettazioni influenti di Romano Prodi sono state pubblicate dal principale settimanale di proprietà del Presidente del Consiglio.
Il governo si è anche occupato di questioni economiche: ha allungato i mutui che oggi, in media, costeranno 13000 euro in più. Ha istituito la robin hood tax, che in realtà è solo una tax per i cittadini che pagheranno in aumento dell'inflazione il maggior prelievo fiscale a carico dei ricchi cui la robin hood dovrebbe rubare parte degli odiosi profitti. Ha abolito l'ICI, salvo poi scoprire che i comuni sono senza soldi, così che sarà costretto a farla rientrare dalla finestra dopo averla fatta uscire dalla porta.

Il ministro Gelmini ha fatto proposte che mirano ad affondare l'ultimo livello di istruzione italiana che ancora godesse di una certa salute: quella elementare, la culla del sapere dei nostri bambini. Difendere la scuola significa difendere i nostri bambini e, per questo, l'istruzione sarà al centro della manifestazione del 25 ottobre.

Applausi scroscianti per il durissimo affondo di Veltroni contro le nuove violenze, legate anche all'omofobia e ai preoccupanti segnali di revisionismo storico che sono arrivati negli ultimi giorni da La Russa e Alemanno. E' in atto un tentativo di equiparare chi combatté con gli anglo-americani per la libertà a chi si alleò all'oppressore nazista, volendo mettere in luce una natura buona nel fascismo, che non vi può essere perchè ogni dittatura, di qualunque colore, nega l'essenza stessa della natura umana.

C'è una nuova generazione in Italia e nel PD: a loro bisogna consegnare una vita che possa essere tanto bella da far dire no alle droghe e allo sballo a tutti i costi.

Chiudendo il suo intervento Veltroni ha affermato che le elezioni americane saranno uno spartiacque importante per il mondo intero. La differenza fra chi ha una mentalità di destra e chi ne ha una di sinistra sta in questo dato: Mcain, nel suo discorso conclusivo alla convention repubblicana, ha pronunciato 247 volte la parola "io"; Obama, chiudendo la convention democratica, "io" l'ha pronunciato solo 3 volte; in tutti gli altri casi la parola usata è sempre stata "noi".
La misura del "noi" è quella del PD, un partito in cui credere – come Marina Garaventa – che la mia felicità possa passare solo dall'essere e rendermi utile agli altri e solo dal fatto di stare in mezzo a quegli altri di cui ciascuno di noi non può fare a meno.

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